Musei e Mostre

Al Mauto la mostra Drive Different

Cinquanta anni fa, l’Italia sperimentava le “domeniche a piedi”, quando le auto erano bandite nelle giornate sacre della settimana, grazie al decreto legge 304 del governo Rumor che introdusse misure di austerità. Da quel momento ha preso avvio un percorso unico, raccontato ora nella mostra “Drive Different. Dall’Austerity alla mobilità del futuro” al MAUTO di Torino. Questa esposizione esplora il nostro passato automobilistico e le modalità di trasporto, per arrivare ai giorni nostri e sondare le sfide della mobilità futura.

La mostra offre una prospettiva sulle sfide future della mobilità sostenibile, presentando modelli innovativi come la Lancia Pu+Ra HPE (affiancata dal modello storico Lancia Beta HPE degli anni ’70), un quadriciclo elettrico Fiat Topolino (realizzato in collaborazione con l’artista Giorgio Cavazzano per celebrare il Centenario di Disney), e altre soluzioni tecnologiche avanzate presentate da Stellantis. Tra queste, spicca la batteria installata sulla Jeep Avenger, un esempio tangibile delle ultime innovazioni. La mostra esplora anche i sistemi di ricarica e le nuove soluzioni tecnologiche volte a eliminare le preoccupazioni riguardo alla ricarica. Si focalizza sull’idrogeno come possibile alternativa, mostrando veicoli a zero emissioni come l’Opel Vivaro-e HYDROGEN. La Formula E conclude l’esposizione, con la DS E-TENSE FE23, protagonista nel campionato mondiale per monoposto elettriche.
Così commenta Benedetto Camerana, presidente del MAUTO:

Questo viaggio nel passato e nel futuro non solo evoca ricordi ma stimola la passione per l’innovazione, seguendo il concetto fondamentale espresso da Carlos Tavares, CEO di Stellantis: la democrazia richiede la libertà di movimento. Questa mostra non solo racconta la storia dell’auto degli ultimi 50 anni in modo accattivante ma evidenzia il ruolo chiave di Stellantis in questo percorso, come affermato da John Elkann, presidente di Stellantis.

“Dall’Austerity alla mobilità del futuro” al MAUTO sarà accessibile fino al 7 aprile 2024. Una testimonianza affascinante della storia dell’auto e del futuro della mobilità, realizzata grazie alla collaborazione di diverse entità come Stellantis, ACI, Eni, Politecnico di Torino, e MIT (Senseable City Lab Mit).