Eventi all'aperto

Torino Pride – Queer e ora: sabato per le vie del centro

E’ prevista per sabato 18 giugno alle 16:30 in corso Principe Eugenio la partenza del Pride di Torino con lo slogan di quest’anno che sarà ‘Queer e ora’.

Orgoglio ed identità prima di tutto, ma anche diritti giustizia ed uguaglianza, queste sono le rivendicazioni degli organizzatori che in particolare chiedono tre cose alla politica: una legge di riconoscimento per i figli delle coppie omogenitoriali, una legge contro l’omo-lesbo-bi-trans-a-fobia che punti in particolare sull’educazione ed infine la revisione della legge 164 per i percorsi di transizione per transgender.
Se l’endorsement del Comune non è mancato, la regione non ha invece voluto, prevedibilmente, dare il suo patrocinio, scatenando le dure parole di Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Torino:

“La Regione ha un’altra linea, lo si può vedere per esempio sull’aborto dove cercano di ostacolare il diritto delle donne a ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza mentre il Comune è impegnato per la salute delle donne.”

Il percorso previsto partirà, come detto, da corso Principe Eugenio (solo una coincidenza?) per concludersi in piazza Vittorio attraversando il percorso visibile nella mappa qui sotto.

Il Coordinamento Torino Pride aderisce alla piattaforma Piemonte VdA Pride, realtà che riunisce i comitati organizzatori dei Pride del territorio Piemontese e anche della Valle d’Aosta. Seguiranno altri Pride in tutta la regione organizzati da questo comitato.
Questo il manifesto con cui si presenta l’evento:

“50 anni fa, il 5 aprile 1972 un gruppo di militanti interruppe un congresso di sessuologia a Sanremo, contestando le teorie riparative e rivendicando il primo spazio di protagonismo e parola. Anche da noi la prima volta fu rivolta, e nel segno di quella rivoluzione torniamo a essere marea e inondare la città, senza limiti o vergogna, raccontando attraverso i nostri corpi le nostre multiple identità, le nostre stupefacenti eccezionalità. Siamo persone queer, lesbiche, bisessuali, trans e transgender, gay, aromantiche, asessuali, intersessuali, non binarie e molto altro, infiniti siderali di galassie in movimento. Siamo stanchә di avanzare un centimetro per volta, stanchә delle mediazioni al ribasso sui nostri corpi e sulle nostre vite e sulle nostre relazioni, stanchә di dover conquistare spazi sicuri di libertà e condivisione. Per questo scendiamo per le strade al grido di “Queer ed ora!”. Perché non è solo questione di diritti, di giustizia, di uguaglianza. È questione di orgoglio per le nostre identità, le nostre non conformità, che ci appartengono e vogliamo scoprire e abbracciare; è questione di rabbia, verso chi tenta di limitarci; è questione di felicità, che non vogliamo più rimandare. È questione di noi, e dovete averci a che fare.”

Davide Cuneo